Mettendo luce sull’assassinio e ragionando sulle sue conseguenze, si può capire che la sconsiderata decisione di Trump di assassinare Soleimani non si tradurrà nella ‘Terza Guerra Mondiale’ Scritto da Malak Chabkoun, Tradotto da Mary Rizzo Subito dopo la notizia dell’assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani e del comandante della milizia irachena Abu Mahdi al-Muhandis, alcune…
Categoria: Terrorismo
Uccidendo Soleimani – Come un macellaio di persone è diventato un eroe anti-imperialista
dal blog di Hawzhin Azeez, “Reflections of a Kurdish Feminist” Scritto da Hawzhin Azeez, Tradotto da Francesca Scalinci Viviamo in un mondo in cui spesso dimentichiamo che verità multiple possono coesistere allo stesso momento. In un’epoca di conglomerati mediatici che rigurgitano i medesimi slogan e gli stessi titoli a favore della guerra, e in un…
Aleppo, un anno dopo
di Flavia Fusco Ad un anno dalla caduta dell’enclave ribelle di Aleppo, la tragedia umanitaria e politica che si è consumata tra le strade di quella che era la città più popolosa della Siria, stenta a perdere attualità. Per l’importanza strategica della città, il disastroso esito della battaglia di Aleppo, non ha significato semplicemente una…
Pregiudizio n. 11. “Gli obiettivi principali di ISIS sono le minoranze religiose ed etniche”
La minaccia di ISIS dunque è diretto contro qualsiasi gruppo che resiste il suo potere e non è diretto solo contro le comunità delle minoranze. Neanche i musulmani sunniti, che costituiscono il 74% della popolazione siriana, sono protetti dall’ISIS, e anche loro sono in pericolo.
Pregiudizio n. 10. “ISIS è un ‘gruppo di opposizione’”
ISIS ha sempre considerato come un nemico qualsiasi gruppo (compreso il regime di Assad) che non si sottomette al suo potere.[5] Tuttavia, il suo obiettivo primario non è correlato alla rivolta popolare siriana contro la dittatura di Assad e quindi non va considerato come parte del fronte dell’opposizione, ma come un terzo attore del conflitto siriano.
Pregiudizio n. 9. “Assad combatte il terrorismo”
Se da un lato il problema del terrorismo esiste all’interno della Siria, dall’altro Assad e i suoi alleati lo utilizzano chiaramente per portare avanti i propri obiettivi strategici (vale a dire rafforzare la propria posizione come alternativa valida) piuttosto che impegnarsi in una vera lotta contro di esso.
Come il Regime Siriano ha Finanziato lo Stato Islamico
SCRITTO DA KYLE ORTON, tradotto da Caterina Coppola Reuters ha riferito l’11 ottobre che Hussam al-Katerji, membro del regime siriano di Bashar al-Assad, è stato impegnato nella commercializzazione del grano con lo Stato Islamico (IS), contribuendo a fornire ai terroristi risorse per gestire il loro “Stato” e minacciare la sicurezza degli stati vicini alla…
Pregiudizio n. 5. “Le armi date all’FSA cadranno in mani sbagliate”
Abbiamo sentito innumerevoli volte i politici occidentali dichiarare che non possono permettere che le armi arrivino al Free Syrian Army perché “queste potrebbero cadere nelle mani degli estremisti.”
La verità è che quasi nessuna delle armi è “nelle mani giuste” (cioè quelle dell’FSA), al contrario, una grade quantità di armi ad alto potenziale letale è nelle mani sbagliate (il regime di Assad, ISIS, e in misura minore, al-Nusra). Perciò, bloccare o limitare l’armamento dell’FSA per timore che le armi possano finire in mano ai nemici pone il gruppo in una posizione di netto svantaggio, poiché sono meno armati, e quindi mal equipaggiati per combattere il regime e i gruppi terroristi che costituiscono la vera minaccia per la sicurezza in Siria.
Pregiudizio n. 2. “Assad è ancora al potere a causa del sostegno popolare”
Elezioni truffaldine, sostegno diretto al regime dalla presenza straniera, sfollamenti verso zone controllate dal regime (perché sono i soli a non essere rase al suolo)… ecco i veri ingredienti per il mito del “sostegno popolare ad Assad”
Strumenti per attivisti: 2) Coinvolgendo gli anti-imperialisti
SCRITTO DA OMAR SABBOUR, tradotto da Marinella Fiaschi Credo, purtroppo, che dobbiamo pensare dal punto di vista di quegli attivisti che vorrebbero fare delle campagne. Non è come chiedere ‘perché non stai opponendoti ad Assad il dittatore’ perché non funziona, dobbiamo parlare di argomenti che possano interessarli. In altre parole, in termini della politica estera…
ORCHI E ORIENTALISMO: INTERVISTA A YASSIN AL-HAJJ SALEH
Orchi e orientalismo: Intervista a Yassin al-Hajj Saleh di Ruth Riegler per Radio Free Syria Yassin al-Hajj Saleh è uno dei dissidenti politici, intellettuali e autori più iconici della Siria. Fu imprigionato dal regime di Assad per 16 anni, dal 1980 al 1996, per la sua appartenenza ad un partito di sinistra, diventando poi un…
Il sangue di Parigi è sulle mani di Assad
Ovviamente, la maggior parte della colpa per la tragedia di questa settimana è di ISIS e della sua dottrina di terrore e atrocità. Ma l’individuo più direttamente responsabile dell’ascesa di ISIS, e del suo consolidamento, è Bashar al-Assad.
Non solo perché, trascinando la Siria in una guerra civile, ha creato i presupposti per lo sviluppo di ISIS, ma anche perché ha fatto tutto quanto in suo potere per rafforzarlo. La verità è che Assad e ISIS non sono nemici: sono alleati.