Articolo pubblicato il 25 giugno 2020 su Al-Jumhuriya Traduzione di Giovanna De Luca Lo scrittore siriano ed ex prigioniero di coscienza Yassin al-Haj Saleh parla con l’attivista bielorussa Marina Naprushkina dell’ascesa globale dei regimi autoritari, della “piaga” del putinismo e del perché i tempi sono maturi per nuovi movimenti politici. Quella che segue…
Categoria: Russia
Se l’Occidente lascia Idlib alla Russia e ad Assad, non saranno solo i siriani a pagarne il prezzo
Scritto da Labib al-Nahhas De La Ossa e pubblicato il 27 febbraio, 2020 sul Middle East Institute Tradotto da Giovanna De Luca, revisione da Marina Centonze Quando nel 1995, i leader degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Francia decisero di dare il via libera ai serbi bosniaci per entrare a Srebrenica, alcuni di…
Gola profonda contro l’organo di vigilanza: le macchinazioni politiche sull’uso delle armi chimiche in Siria
Un Comitato “particolare” composto di persone con un debole (o stretti legami) con il regime siriano o con RT, l’organo di Stato della Russia in lingua inglese, e l’audizione di una gola profonda anonima, possibilmente con recriminazioni del tutto personali contro l’OPCW, sono alcuni degli ingredienti di una nuova “riesame” dell’attacco chimico a Douma che ha tutto il sapore di una campagna mediatica a sostegno del regime, e non una ricerca della verità.
In Siria, Putin e Netanyahu sono sempre stati dalla stessa parte
Putin è pronto a sbarazzarsi dell’Iran per fare felice Israele e salvare la vittoria di Assad
Lo Stato transazionale siriano – conclusioni
I protettori esterni del regime, l’Iran e la Russia, cercano un’influenza a lungo termine nel Paese. Sebbene cooperino per certi aspetti, la loro crescente competizione per il potere sta ulteriormente erodendo la sovranità della Siria. Niente di tutto ciò fa ben sperare per la prospettiva dei rifugiati che ritornano in Siria. Né suggerisce che il Paese possa tornare allo status quo vigente prima del 2011, cioè ad un governo guidato da uno Stato ombra. La Siria oggi non è né uno stato sovrano né uno stato civile, ma una dittatura mafiosa governata da un mandato russo e influenzata dall’Iran.