Libertà per le prigioniere e i prigionieri politici in lotta per la democrazia e la giustizia sociale Dicembre 2017 Di seguito trovate le brevi biografie di 17 persone imprigionate, coraggiose combattenti per la giustizia sociale e la democrazia nel Medio Oriente di oggi. La maggioranza di loro è detenuta da parte di regimi autoritari. Alcune…
Categoria: Strumenti per attivisti
Siria: Il grido soffocato, Donne nelle prigioni siriane
Un film documentario commovente sullo stupro e la condizione delle donne in Siria. Questa indagine clandestina da la parola alle donne violentate nelle prigioni del regime di Bashar al-Assad. Raccontano i crimini che hanno sofferto sotto il regime di Assad, compreso il “peggiore” di tutti: lo stupro. È un grido. Un grido ovattata ma assordante….
Come i Caschi Bianchi siriani sono diventati vittime di una macchina di propaganda
La campagna mediatica sostenuta dalla Russia per collegare i soccorritori volontari con al-Qaeda espone le radici delle teorie della cospirazione: “È come una fabbrica” SCRITTO DA OLIVIA SOLON TRADOTTO DA RINA COPPOLA I soccorritori siriani volontari conosciuti come i Caschi Bianchi sono diventati l’obiettivo di una straordinaria campagna di disinformazione che li classifica come un’organizzazione terroristica…
Pregiudizio n. 13. “L’intervento occidentale in Siria ripeterebbe solo gli errori dell’Iraq e dell’Afghanistan”
Un’importante distinzione tra Iraq e Siria è che la questione delle armi nucleari in Iraq è stata una fabbricazione totale. Ora è ampiamente riconosciuto che l’Occidente ha mentito per giustificare una politica che ha voluto attuare a proprio vantaggio. La questione siriana, invece, è iniziata come un movimento civile dal basso, non come un tentativo dell’Occidente di imporre qualsiasi tipo di strategia imperialista. I siriani stanno chiedendo all’Occidente di proteggere i civili, così da poter avere diritto all’autodeterminazione.
Dichiarazione della Dignità, oggi più che mai
Nel novembre del 2011, i Comitati di Coordinamento Locale (auto-governo della società civile) ha rilasciato un dichiarazione per la libertà e la dignità. Oggi, più che mai, teniamo presente queste parole, che guidano il nostro sostegno alla rivoluzione e al popolo siriano. (Local Coordination Committees in Syria) 19-11-2011 L’umiliazione che la nostra nazione, la Siria,…
Pregiudizio n. 12. “Intervenire in Siria significa mandare truppe sul terreno”
A causa di una narrativa mediatica sulla Siria polarizzata e spesso disinformata, è facile supporre che il coinvolgimento occidentale in Siria equivalga automaticamente all’intervento militare diretto – cioè truppe sul terreno. Tuttavia, i sostenitori della protezione dei civili in Siria chiedono un percorso più pragmatico e realistico: una “no-bomb zone” (zona senza bombe).
Pregiudizio n. 11. “Gli obiettivi principali di ISIS sono le minoranze religiose ed etniche”
La minaccia di ISIS dunque è diretto contro qualsiasi gruppo che resiste il suo potere e non è diretto solo contro le comunità delle minoranze. Neanche i musulmani sunniti, che costituiscono il 74% della popolazione siriana, sono protetti dall’ISIS, e anche loro sono in pericolo.
Pregiudizio n. 10. “ISIS è un ‘gruppo di opposizione’”
ISIS ha sempre considerato come un nemico qualsiasi gruppo (compreso il regime di Assad) che non si sottomette al suo potere.[5] Tuttavia, il suo obiettivo primario non è correlato alla rivolta popolare siriana contro la dittatura di Assad e quindi non va considerato come parte del fronte dell’opposizione, ma come un terzo attore del conflitto siriano.
Pregiudizio n. 9. “Assad combatte il terrorismo”
Se da un lato il problema del terrorismo esiste all’interno della Siria, dall’altro Assad e i suoi alleati lo utilizzano chiaramente per portare avanti i propri obiettivi strategici (vale a dire rafforzare la propria posizione come alternativa valida) piuttosto che impegnarsi in una vera lotta contro di esso.
Pregiudizio n. 8. “L’Occidente sta cercando un cambio di regime in Siria”
Mentre Assad ha intensificato la sua campagna di repressione nel 2011, uccidendo i manifestanti e imprigionando e torturando attivisti, gli Stati Uniti non avevano altra scelta se non allontanarsi da lui e intraprendere qualche azione. Le sanzioni sono state imposte dagli Stati Uniti ma non hanno avuto alcun effetto sulla presa di Assad sul potere. Questa politica statunitense di dichiarazioni di condanna accompagnata da una totale mancanza di azione o da un’azione puramente cosmetica contro il regime di Assad continuerebbe nei prossimi sei anni ed è una delle ragioni principali per le quali Assad continua al potere fino ad oggi.
Alleanza dei socialisti mediorientali – Dichiarazione dei principi fondamentali
24 novembre 2017 Siamo un’alleanza di socialisti mediorientali che si oppongono a tutte le potenze imperialiste internazionali e della regione mediorientale e alle loro guerre, siano gli Stati Uniti, la Russia o la Cina, o Israele, Arabia Saudita, Iran o Turchia. Ci opponiamo anche agli altri regimi autoritari come quello di Assad in Siria e…
Pregiudizio n. 7. “Assad protegge i cristiani”
Miream Salameh sfata il mito che Assad protegge le minoranze cristiane. Massacri, torture, stupri, minacce di morte e oppressione per chiunque oppone il regime. Video in inglese con sottotitoli in italiano. Traduzione di Caterina Coppola, Sottotitoli da Giovanna De Luca