Siria: il futuro del Paese è nelle mani delle donne

 

Articolo del “Centro per la politica estera femminista” tradotto da Giovanna De Luca

Nel corso del conflitto siriano le donne sono state colpite in modo sproporzionato dalla violenza e sono state, tendenzialmente, escluse dai negoziati di pace. L’inclusione delle donne siriane nelle trattative è necessaria per una Siria post-bellica stabile. La loro inclusione a tutti i livelli nei processi di costruzione della pace è fondamentale per creare una pace duratura e per immettere potenziale tale da promuovere uno sviluppo sostenibile del Paese. Con la probabile vittoria militare di Assad, le donne siriane affronteranno molte sfide nel momento in cui dovranno far ascoltare sentire la propria voce nei processi di ricostruzione.

Le donne siriane hanno perso membri delle proprie famiglie, affrontato povertà e fame e perso l’accesso all’istruzione. Il conflitto siriano non ha risparmiato nessuno e le donne, che sono state particolarmente colpite, costituiscono la maggioranza degli sfollati (Osman, 2016). L’Occidente ha focalizzato l’attenzione sulle violenze brutali commesse contro le donne da Daesh, ma le siriane hanno subito violenze su vari fronti divenendo vittime di rapimenti e violenze sessuali (ReliefWeb, 2017). 

I matrimoni forzati  sono aumentati e sempre più ragazze sono state coinvolte nella tratta di minori durante il conflitto (Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, 2015). L’aumento delle violenze subite in famiglia, con testimonianze di donne su cui i mariti hanno sfogato la propria frustrazione, é direttamente collegato al conflitto (Leigh, 2013). Tuttavia, la violenza affrontata dalle donne in Siria non è emersa solo con e per il conflitto. Sawsan Zazak, fondatore dell’Iniziativa Femminile Siriana per la Pace e la Democrazia(SWIPD), ha spiegato che i resoconti sulla violenza contro le donne non sono isolati al conflitto siriano: “la violenza contro le donne nel conflitto armato è un’estensione della discriminazione nei confronti delle donne che esiste nella legge”(Donne in Prima Linea ,nd). La protezione delle donne e dei loro diritti durante i periodi di pace è cruciale per la loro sicurezza durante i periodi di conflitto.

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Le donne hanno un ruolo importante nel plasmare il futuro della Siria. La partecipazione delle donne siriane al processo di costruzione della pace è una necessità, come lo è la modernizzazione della legge siriana per garantire a uomini e donne pari diritti. Ciò contribuirà a dare alle donne voce in capitolo per quello che riguarda il governo, l’economia e la società dopo il conflitto. Zazak, membro del comitato consultivo delle donne siriane, sostiene che “il movimento femminista siriano comprende che il conflitto armato non può portare a una vera transizione democratica” (Bode, 2017). Una transizione duratura deve includere la partecipazione di tutti i membri della società.

Per garantire una transizione democratica, le leggi che non concedono pari diritti a uomini e donne devono essere abrogate. Sebbene la Costituzione siriana garantisca parità di diritti a donne e uomini, non esiste alcuna legge che vieti la discriminazione di genere, minando alla base il principio dell’uguaglianza di genere (Gender Index ,2014 .; BBC News , 2009). Allo stesso modo, la condanna mite per coloro che commettono omicidi d’onore è un altro strumento che compromette l’uguaglianza. Se le leggi non si evolvono, le donne siriane continueranno a subire l’oppressione e la violenza anche dopo la fine del conflitto.

La ricerca ha evidenziato che i processi di pace risultano indeboliti in caso di esclusione delle donne. Uno studio sull’assenza di donne nell’accordo di pace di Dayton, che ha chiuso il conflitto in Bosnia, ha rilevato che “l’assenza di donne nel processo di pace formale ha avuto conseguenze concrete sia per la società nel suo insieme, sia per le donne come gruppo distinto nella società e la loro capacità di essere riconosciute come agenti di cambiamento nei processi successivi “(Mlinarević, Porobić Isaković e Rees, 2015). Inoltre, uno studio dell’International Peace Institute ha rilevato che quando le donne sono coinvolte in negoziati di pace “c’è un aumento del 35% nella probabilità che un accordo di pace duri 15 anni o più” (Lindborg, 2017). Questo perché le donne si concentrano sulla risoluzione del conflitto, promuovendo lo sviluppo economico e la giustizia, piuttosto che sul bottino di guerra (Lindborg, 2017). Ciò dimostra che il coinvolgimento delle donne nei negoziati di pace favorisce l’intera società.

Le donne sono state costrette a rinunciare al processo di pace “dal governo siriano, dalle delegazioni dell’opposizione e dalle Nazioni Unite” (Lindborg, 2017). Tuttavia, come osservato da Federica Marsi, “per pura necessità in seguito allo scoppio del conflitto, le donne siriane sono state attivamente coinvolte nella società civile” (Marsi, 2017). Le donne continuano a lottare attivamente per l’inclusione e per modificare le norme sociali. I negoziati di pace devono iniziare a includere le donne, non solo per migliorare la loro vita  dopo il conflitto, ma anche per contribuire alla stabilità a lungo termine e allo sviluppo economico di tutti i siriani.

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