Mito: I Caschi Bianchi sono un’organizzazione terroristica
Scritto da Dott. Alessandro Columbo, Tradotto da Samantha Falciatori
La Protezione Civile Siriana, o Caschi Bianchi (White Helmets) come sono ampiamente conosciuti in Siria, è un gruppo di soccorritori volontari che ha l’obiettivo di salvare vite umane in aree sotto bombardamento da parte del regime di Assad e dei suoi alleati. Il gruppo è costituito da circa tre mila volontari siriani ed è stato fondato nel 2013 grazie all’esperienza di specialisti in ricerca e salvataggio turchi.[1] I Caschi Bianchi hanno salvato oltre 95.000 persone e hanno perso 191 volontari nelle loro operazioni di soccorso a causa delle bombardamenti aeree, volti specificamente a colpire il loro lavoro umanitario[2]. Il loro ruolo nella crisi umanitaria è stato ampiamente riconosciuto, in particolare attraverso la loro nomina al Premio Nobel per la Pace nel 2016.[3]
Diversi giornalisti e siti controllati dal regime di Assad o dalla Russia, come Russia Today, hanno tentato di infangare la reputazione dei Caschi Bianchi. Le accuse mirano a screditare la genuinità del loro lavoro umanitario e associano il gruppo di volontari a organizzazioni estremiste come Al-Qaeda e al-Nusra.[4] Queste dichiarazioni, tuttavia, non sono basate su alcuna prova e sono state respinte come speculazioni, soprattutto in considerazione del fatto che i Caschi Bianchi operano solo in aree sotto il controllo dell’opposizione [ndt. e per questo etichettati come nemici].[5] Gli sforzi per screditare il lavoro dei Caschi Bianchi attraverso la disinformazione sono stati particolarmente insistenti nel periodo precedente all’assegnazione del Premio Nobel per la Pace, arrivando persino a sostenere che i soccorritori dei Caschi Bianchi ritratti nei video mentre salvano vite umane da sotto le macerie sono attori. Dal momento che i video dei salvataggi dei Caschi Bianchi sono stati autenticati in modo coerente e continuo, le affermazioni contro i Caschi Bianchi sono state smentite, mostrando l’infondatezza delle accuse che collegano in modo pretestuoso i Caschi Bianchi a gruppi terroristici.[6] Per quanto riguarda le origini dell’organizzazione e i suoi legami con i governi, Scott Lucas, professore di International Politics dell’Università di Birmingham e Editor-in-Chief di EA WorldView, ha sottolineato che, sebbene i Caschi Bianchi siano stati fondati in gran parte grazie ad aiuti stranieri, i membri sono per lo più comuni civili delle comunità siriane, che vanno da decoratori, panettieri a sarti e ingegneri.[7] Il gruppo è trasparente circa i finanziamenti e il sostegno che riceve dai governi occidentali[8] e la sua missione è quella di proteggere i civili e salvare delle vite, senza alcuna forma di agenda politica o affiliazione a partiti politici.
[1] Yasmeen Serhan, ‘Who are the White Helmets?’, The Atlantic, 30 Settembre 2016. https://www.theatlantic.com/news/archive/2016/09/syria-white-helmets/502073/
[2] The White Helmets donation page, accessed on 6 Luglio 2017. https://www.whitehelmets.org/en
[3] The Guardian view on the Nobel peace prize: give it to Syria’s White Helmets https://www.theguardian.com/commentisfree/2016/oct/05/the-guardian-view-on-the-nobel-peace-prize-give-it-to-syrias-white-helmets.
[4] Russian diplomat accuses White Helmets of supporting terrorism http://tass.com/politics/943615
[5]White Helmet Hearsay http://www.snopes.com/syrian-rescue-organization-the-white-helmets-are-terrorists/.
[6]Eva Bartlett’s claims about Syrian children https://www.channel4.com/news/factcheck/factcheck-eva-bartletts-claims-about-syrian-children.
[7]Who are Syria’s white helmets and why are they so controversial.
http://theconversation.com/who-are-syrias-white-helmets-and-why-are-they-so-controversial-66580.