Questo non é un articolo. Sono momenti.

…..qui troverete foto, momenti di vita, sorrisi…..di persone che sono assenti da troppo tempo.

A RAZAN, SAMIRA, WAEL E NAZEM, MANCATE .

Wael, attivista.
Razan a Duma.
La sorella di Razan, Rana, mostrando la foto di Razan. Rana venne in Italia 5 anni fa perché a Ghyat Matar e a Razan fu riservato uno spazio nel Giardino dei Giusti. Qui il video dell’intervista.
Razan con la sua inseparabile sciarpa blu.
Wael e Razan sono sposati. Wael fu arrestato e torturato dal regime che voleva sapere dove si nascondesse Razan.
Razan è un avvocato. Quando seguiva i casi dei suoi assistiti, ogni domenica(giorno di udienza) era fuori al Tribunale, a Damasco, per parlare ai detenuti che difendeva, soprattutto per chiedere della loro condizione in carcere. Era anche molto vicina alle famiglie delle persone che di cui seguiva i casi.
Khalil al Haj Saleh e Nazem. Anche Nazem é un avvocato. Le persone a Duma si rivolgevano a lui per avere assistenza legale.
Samira e suo marito Yassin Al Haj Saleh. Una delle voci più influenti tra quelle degli intellettuali siriani, che denunciano il regime di Asad. Per questo Yassin era ricercato, e nella primavera del 2013 andó a vivere nella zona liberata dell’East Ghouta. Razan viveva già li per lo stesso motivo.
Samira si recó a Duma nells tarda primavera del 2013.
In una zona sotto assedio é molto difficilr trovare anchr i beni prima necessitá. Prima di essere fotografata Samirs disse, sostenendo il vassoio: “Non abbiamo zucchero, almeno abbiamo caffé!”
Razan e Samira in una delle iniziative di quartiete che includevano la pulizia delle strade di Douma.
Quando Samira si trovava a Douma scrisse le sue impressioni su ciò che accadeva intorno a sé, e raccontava le storie delle persone che incontrava; lo faceva su fogli sparsi e attraverso le pubblucazioni sul suo profilo Facebook. Dopo il rapimento questi “fogli” so e le sue pubblicazioni su Facebook(che furono tempestivamente recuperate prima che il suo account venisse chiuso), sono stati messi insieme e consegnati al marito di Samira che li ha messi insieme: ne é nato un libro, Il Diario di Samira, pubblicato attualmente in arabo, spagnolo, italiano e francese

Samira durante una cena con le sue ex compagne di carcere: passó 4 anni nelle carceri del regime come prigioniera politica. La stessa sorte toccó al suo compagno che vi dovette romanere invece16 anni.
Samira e suo cognato Firas al Haj Saleh. Firas é un attivista , fu rapito dall’Isis a Raqqa nell’estate nel 2013. Di lui si é persa ogni traccia.
Nel 2014, Samira ricevette il Petra Kelly Prize, per la sua attivitá non violenta e la difesa dei diritti umani.
Nazem é anche poeta.

“…mi legge storie

mi racconta storie di fate

di viaggi…volando sulle parole…”

Razan fondó il VDC e contribuí a creare i Local Coordination Cometees: organizzavano manifestazioni e la vita nelle aree liberate.
Wael e il suo gatto Lulu.
Razan vinse il Martin Ennals Award, nel 2016, per il suo lavoro nella difesa dei Diritti Umani .
In 2011 Razan ricevette il premio intitolato alla giornalista Anna Politoskaya Raw in War (Reach all Women in War). Razan viveva nascosta perché perseguitata dal regime ma registró un video per l’occasione.
Nazim e Wael si occupavano di far passare generi di prima necessità a Duma.
Razan ama l’ Italia, vorrebbe imparare l’italiano e viaggiare.
Razan e Samira con Firas Murad(anche lui ex prigioniero politico), festeggiando il suo compleanno.

VI ASPETTIAMO.

Giovanna

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